L’idea non è nuova,
Agostino Ghiglia, capogruppo del Pdl alla commissione Ambiente della Camera,
nello scorso agosto lanciò l’idea per una marcia SI TAV e oggi rilancia: “È il
momento che la valle di Susa faccia sentire la sua vera voce, quella che
reclama lavoro, sviluppo, turismo e futuro”.
Le 150 nuove ragioni contro la Torino - Lione, che potete
facilmente consultare in rete sul sito dell’associazione Pro Natura Piemonte,
sono state più volte smentite dall’Osservatorio sulla TAV presieduto da Mario
Virano, il quale si è premurato di fare ben 182 tra incontri e confronti con
realtà locali per spiegarne progetti e contenuti.
Contrariamente a quanto affermato dai movimenti no TAV, gli incontri con la popolazione del territorio sono stati numerosi e il tracciato è stato drasticamente modificato.
Contrariamente a quanto affermato dai movimenti no TAV, gli incontri con la popolazione del territorio sono stati numerosi e il tracciato è stato drasticamente modificato.
Dei 43 comuni interessati, 24 si sono espressi a sfavore
e 19 a favore. Tra i 19 comuni Sì TAV ci sono proprio Susa e Chiomonte. Enzo
Pinard, sindaco di Chiomonte, ha sempre espresso chiaramente il suo parere
favorevole ed è stato rieletto nel 2009.
La TAV è un’opera strategica per l’Italia e per l’Europa.
L’ha ricordato anche il premier Mario Monti: il nostro Paese «si sta
progressivamente staccando dall’Europa, con una decrescente competitività, con
una difficoltà sempre maggiore di trovare spazio nell’economia internazionale,
e di creare posti di lavoro per i giovani». La TAV potrebbe contribuire a
«riormeggiare» l’Italia all’Europa. Un’opera così importante per lo sviluppo
che la stessa UE ha deciso di finanziare il 40% dei costi. I No TAV parlano di
un costo complessivo dell’opera di almeno 30 miliardi di euro. In realtà la
cifra è molto inferiore, Il costo totale dell’opera è di 17,6 miliardi dei
quali 6,7 a carico dell’Italia.
Infine le preoccupazioni di carattere ambientale, sventolate
dai no TAV, sono smentite dal ministro per l’Ambiente Corrado Clini, è previsto
un efficace controllo sulla dispersione di fibre della sostanza tossica: se i
valori previsti saranno superati, s’interromperanno i lavori. Al contrario, la
TAV dovrebbe portare grandi vantaggi per l’ambiente grazie a una notevole
riduzione del trasporto su gomma.
Dunque l’idea su una manifestazione SI TAV raccoglie
parecchi consensi, ma su tutto prevale la cautela per non creare nuove
tensioni. Lo stesso ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino è convinto che una manifestazione
simile possa essere un’occasione per
illustrare meglio le grandi ricadute positive sull’economia piemontese e
valsusina della TAV.
A Roberto Borgis,
sindaco di Bardonecchia, Comune
dell’alta val Susa al confine con la Francia, la marcia non dispiace, ma più
che sul Sì TAV, secondo lui bisognerebbe puntare a un “no No TAV”, per dire basta a questi metodi di protesta violenti.
Un eventuale manifestazione SI TAV o NO NO TAV potrebbe
essere dunque un’occasione per convincere dell’errore, se pur in parte, chi di
una legittima protesta contro un’opera pubblica ne ha fatto una battaglia
politica estranea al territorio della Valsusa. Una dimostrazione pubblica che
possa emarginare così paure e allontanare quelle frange violente che dall’8
dicembre 2005 hanno trasformato la Valsusa in un campo di battaglia che sta
facendo, al territorio locale, più danni che la stessa TAV.
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