domenica 4 marzo 2012

TAV: un'opera strategica per l'italia e per l'Europa - si pensa a una manifestazione SI TAV

Mentre a Roma e in altre città italiane la protesta no TAV continua a raccogliere adesioni seminando paure di carattere ambientale, nell’alta Valsusa e nel resto del paese prende sempre più corpo la proposta di una marcia dei SI TAV.
L’idea non è nuova, Agostino Ghiglia, capogruppo del Pdl alla commissione Ambiente della Camera, nello scorso agosto lanciò l’idea per una marcia SI TAV e oggi rilancia: “È il momento che la valle di Susa faccia sentire la sua vera voce, quella che reclama lavoro, sviluppo, turismo e futuro”.
Le 150 nuove ragioni contro la Torino - Lione, che potete facilmente consultare in rete sul sito dell’associazione Pro Natura Piemonte, sono state più volte smentite dall’Osservatorio sulla TAV presieduto da Mario Virano, il quale si è premurato di fare ben 182 tra incontri e confronti con realtà locali per spiegarne progetti e contenuti.
Contrariamente a quanto affermato dai movimenti no TAV, gli incontri con la popolazione del territorio sono stati numerosi e il tracciato è stato drasticamente modificato.
Dei 43 comuni interessati, 24 si sono espressi a sfavore e 19 a favore. Tra i 19 comuni Sì TAV ci sono proprio Susa e Chiomonte. Enzo Pinard, sindaco di Chiomonte, ha sempre espresso chiaramente il suo parere favorevole ed è stato rieletto nel 2009.
La TAV è un’opera strategica per l’Italia e per l’Europa. L’ha ricordato anche il premier Mario Monti: il nostro Paese «si sta progressivamente staccando dall’Europa, con una decrescente competitività, con una difficoltà sempre maggiore di trovare spazio nell’economia internazionale, e di creare posti di lavoro per i giovani». La TAV potrebbe contribuire a «riormeggiare» l’Italia all’Europa. Un’opera così importante per lo sviluppo che la stessa UE ha deciso di finanziare il 40% dei costi. I No TAV parlano di un costo complessivo dell’opera di almeno 30 miliardi di euro. In realtà la cifra è molto inferiore, Il costo totale dell’opera è di 17,6 miliardi dei quali 6,7 a carico dell’Italia.
Infine le preoccupazioni di carattere ambientale, sventolate dai no TAV, sono smentite dal ministro per l’Ambiente Corrado Clini, è previsto un efficace controllo sulla dispersione di fibre della sostanza tossica: se i valori previsti saranno superati, s’interromperanno i lavori. Al contrario, la TAV dovrebbe portare grandi vantaggi per l’ambiente grazie a una notevole riduzione del trasporto su gomma.
Dunque l’idea su una manifestazione SI TAV raccoglie parecchi consensi, ma su tutto prevale la cautela per non creare nuove tensioni. Lo stesso ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino è convinto che una manifestazione simile possa essere un’occasione per illustrare meglio le grandi ricadute positive sull’economia piemontese e valsusina della TAV.
A Roberto Borgis, sindaco di Bardonecchia, Comune dell’alta val Susa al confine con la Francia, la marcia non dispiace, ma più che sul Sì TAV, secondo lui bisognerebbe puntare a un “no No TAV”, per dire basta a questi metodi di protesta violenti.
Un eventuale manifestazione SI TAV o NO NO TAV potrebbe essere dunque un’occasione per convincere dell’errore, se pur in parte, chi di una legittima protesta contro un’opera pubblica ne ha fatto una battaglia politica estranea al territorio della Valsusa. Una dimostrazione pubblica che possa emarginare così paure e allontanare quelle frange violente che dall’8 dicembre 2005 hanno trasformato la Valsusa in un campo di battaglia che sta facendo, al territorio locale, più danni che la stessa TAV.

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