Nel paese dei balocchi esiste una piccola comunità che
sorge sulle pendici del Monte Costolone, che si bagna sulle rive del lago di
Como e che conta circa 500 abitanti. Un antico villaggio medioevale arrivato
quasi intatto fino ai nostri giorni. Il suo nome è Colonno e da qualche anno
a questa parte pare adori vivere in un’atmosfera da campagna elettorale permanente.
Un’impressione facilmente ottenibile per chiunque,
semplicemente percorrendo la statale Regina che taglia trasversalmente l’abitato.
Muovendosi lungo la statale, dopo aver goduto del paesaggio lacustre
per chilometri, ci s’imbatte in Colonno. Attraversando il paese, la panoramica sul
lago è sostituita da un agglomerato di case e muri di cinta sui quali, per circa trecento metri,
sono tuttora poste plance numerate che il comune affida ai partiti politici per
i manifesti della campagna elettorale. Ce ne sono in entrambi i lati della
stretta carreggiata.
Nulla di male, se fossimo in campagna elettorale. Il
fatto è che le ultime elezioni amministrative a Colonno sono avvenute in data
25 maggio 2014, che per il referendum 2016 non è stato appiccicato un solo
manifesto e che… si insomma, abbiamo forti dubbi riguardo le elezioni politiche, ci
faranno votare finalmente? E quando? Ma questo è un altro problema.
Non che sia di vitale
importanza la questione sollevata in questo articolo, e qualcuno si starà
chiedendo: ma con tutti i problemi che abbiamo in Italia, dobbiamo perdere
tempo anche con i cartelloni elettorali permanenti? In effetti, i problemi sono
altri, ma se ci soffermiamo per un attimo sul significato di decoro urbano, che
un qualsiasi comune dovrebbe adottare e, a maggior ragione, un comune che
appartiene a uno dei territori più belli e visitati d’Italia, ci accorgeremmo
che dietro la non curanza e quell’apparente problema insignificante, si nasconde
una mancanza di senso civico e di amore per la propria terra. Deficienze capaci di svelare
un’identità (quella del sindaco e della sua amministrazione) ben lontana da una
politica buona, bella e a favore del buon nome della comunità.
E’ sui dettagli che si riconosce un’opera d’arte, è sull’impegno,
sulla dedizione anche verso il bello che si mostra il proprio interesse per il
bene della collettività. A me pare che la lista Civica per Colonno, e il
sindaco Luciano Soldati, non abbiano molta dimestichezza con il bello, ed è un
peccato per uno dei borghi più antichi d’Italia.
E ciò che più mi turba e che dovrebbe ferire
i suoi cittadini tutti, è che senza pudore alcuno è mostrato al viandante, al
turista, all’Italia, al mondo intero che sulla statale Regina passa e ripassa
ogni giorno chiedendosi quale giovamento potranno mai ottenere i colonnesi
vivendo tra quelle orribili plance numerate che tappezzano il paese in modo
permanente e che mostrano, tra una pubblicità e l'altra, ancora segni di campagna elettorale.
Caro sindaco... che facciamo, le togliamo?