Il Grillo Parlante, periodico del comune di San Siro dove
io risiedo, è arrivato nella mia buca lettere anche questo mese, se pur con un
certo ritardo intendiamo. Lo sfoglio senza troppo interesse lo ammetto,
difficilmente mi appassionano articoli dettati da coloro che ci governano dove
gli sbandieramenti a loro favore pare siano gli unici temi che valgano la pena
d’essere stampati su un giornale monocolore. Ma questo accade in tutte le città
italiane, nulla di nuovo insomma. Per cui, che interesse può avere un cittadino
che non si riconosce nella forza politica che detiene il giornale oltre che l’amministrazione
del suo comune? L’unico interesse che può spingere un cittadino a leggere un
tale giornale privo di contradditorio è quello della critica, costruttiva
naturalmente. Aggiungo costruttiva perché il parlare politicante penso sia il modo
migliore per rispondere a chi il politico lo fa di professione e, come ben
sappiamo, capace di interpretare e trasfigurare il significato della lingua
italiana a suo uso e consumo. Motivo per cui alla parola “critica” ho aggiunto "costruttiva"
perché non si confonda con "polemica".
lunedì 21 dicembre 2015
lunedì 11 maggio 2015
Lago di Como: una nuova strada. Il pasticcio Plesio - San Siro - Dongo.
Collegamento
intervallivo tramite pista agro silvio pastorale. Con questa specifica richiesta
di messa in opera, i Comuni di Plesio - San Siro - Cremia - Pianello del Lario -
Musso e Dongo, hanno firmato un accordo di programma con la Provincia di Como in
data 20 marzo 2008. L’intento è di collegare tutti i su detti comuni con una
strada che sia alternativa alla Statale Regina, secondo loro insufficiente alla
mole di traffico.
Ora, a
parte il “problema” traffico che personalmente, in questo tratto di strada che
va da Menaggio fin su l’alto lago, io non vedo, mi chiedo: ma i signori sindaci
firmatari dell’accordo e quelli della Provincia, si sono anche solo mai chiesti
la legge cosa intende per pista agro silvio pastorale? Oppure, quando si tratta
di loro, la legge può essere superata o addirittura modificata a loro uso e
consumo? Insomma, ma che razza di accordo hanno firmato!?
Vi starete
domandando: cos’è un percorso intervallivo o pista agro silvio pastorale? Vi
rispondo io se non avete voglia di farvi un giro su Wikipedia, sì perché basta
davvero poco oggi giorno per avere le idee chiare e poter denunciare un fatto
che io trovo grave.
Dice
Wikipedia: Una strada agro-silvo-pastorale è, secondo la deliberazione della
giunta della regione Lombardia, una infrastruttura
polifunzionale, finalizzata ad utilizzo prevalente di tipo
agro-silvo-pastorale, non adibite quindi al
pubblico transito, non soggette alle norme del codice della strada,
nelle quali il transito è sottoposto all’applicazione di uno specifico
regolamento.
normativa regionale (rif. art.10 L.R. N.10 29.06.98/ D.G.R. n. 7/14016 8.08.2003)
normativa regionale (rif. art.10 L.R. N.10 29.06.98/ D.G.R. n. 7/14016 8.08.2003)
Semplice
no? Eppure i Lor signori hanno firmato
un accordo (che potete visionare sul sito della Provincia)
dove viene indicato tutt’altro: "...i principali ostacoli allo sviluppo
economico della zona dell’Alto Lario sono rappresentati
- dalla
conformazione della Statale Regina di calibro assolutamente insufficiente in
rapporto ai normali flussi di traffico;
-
dall’assenza di reali percorsi alternativi;
-
dall’esistenza di un’unica arteria di collegamento tra la Valtellina, la Val
Chiavenna e il Centro Lago e che, quindi, un collegamento diretto tra questi
Paesi, alternativo alla Statale Regina, potrebbe limitare i disagi di
vivibilità di questi centri con ripercussioni positive nel complessivo contesto
socio/economico" (rif. pag.3 accordo di programma 2008)
E anche
che:
"…
L’intervento di cui al presente atto ha tenuto conto, nella fase preliminare,
della direttiva regionale per le piste agro-silvo-pastorali con specifiche
integrazioni al fine di rendere il percorso progettato di pubblico transito" (rif. art. 4 accordo di
programma.)
Insomma,
prima i motivi che li spingono a richiedere l’ingente finanziamento per la
realizzazione della strada e poi la famosa integrazione che trasforma un agro
silvio pastorale in una strada vera e propria.
A me c’è
qualcosa che non torna. Lo ammetto, sono un difensore della natura, ho questo
brutto difetto, devo anche dire però che in casi di estrema utilità, quando la
realizzazione di una infrastruttura è davvero vantaggiosa a tutta la comunità,
io cedo al cemento o al catrame. Non senza versare qualche lacrima. Al contrario,
quando l’infrastruttura, che s’intende fare, porta vantaggi a pochi e per di
più è finanziata, aggirando la legge, con fondi che nulla hanno a che vedere
con le infrastrutture, io m’incazzo e scrivo.
Sì, avete
letto bene, fondi destinati ad altro. Il Ministero dell’Economia ha messo a
disposizione dei fondi (legge 311/2004) per investimenti atti a promuovere lo
sviluppo economico e sociale mediante previsione d’interventi diretti a tutelare l’ambiente e i beni
culturali.
Da qui arrivano i soldi e sempre da qui si capisce perfettamente il perché si scelse una strada agro silvio pastorale da sottoscrivere nell’accordo e non una normalissima strada. Con quest’ultima non avrebbero avuto un centesimo, mentre con il percorso intervallivo, effettivamente nato per tutelare l’ambiente attraverso il transito di mezzi di soccorso o semplicemente per la pulizia dei boschi, avrebbero avuto accesso ai famosi fondi. E così è stato. Peccato che è tutto un furbo imbroglio messo in piedi dai Comuni firmatari e dalla Provincia ai danni dello Stato, e quindi di tutti i cittadini.
Da qui arrivano i soldi e sempre da qui si capisce perfettamente il perché si scelse una strada agro silvio pastorale da sottoscrivere nell’accordo e non una normalissima strada. Con quest’ultima non avrebbero avuto un centesimo, mentre con il percorso intervallivo, effettivamente nato per tutelare l’ambiente attraverso il transito di mezzi di soccorso o semplicemente per la pulizia dei boschi, avrebbero avuto accesso ai famosi fondi. E così è stato. Peccato che è tutto un furbo imbroglio messo in piedi dai Comuni firmatari e dalla Provincia ai danni dello Stato, e quindi di tutti i cittadini.
Ma chi ci
guadagnerà in tutto sto pasticcio? Non certo la gran parte della comunità che
vivendo molto al disotto della strada incriminata continuerà a preferire la
statale Regina, chi si sognerebbe di salire sui monti per circa 7 chilometri con
un dislivello di circa 400 mt e prendere la nuova strada per giungere a Plesio
o Dongo? Ho paura che quella strada verrà utile a quei pochi cittadini che,
abitando nei borghi su in alto, si dirigono tutti i giorni al lavoro su nell’alto
lago o.. a Plesio? Pochi borghi che
contano circa 250 abitanti l’uno, quanti di questi vanno a lavorare in alto
lago o a Plesio? Credo pochi.
E allora,
vale la pena fare un tale affronto a una così bella montagna per così pochi
vantaggi? A meno che non si voglia guardare al futuro. Da quella fronda si ha un’ottima
vista lago e ora, grazie alla futura strada, ci si può arrivare comodamente in
macchina, già... avete intuito no? A quando il nuovo piano regolatore? E qui mi
fermo perché.. è meglio. Ma bravi tutti!
sabato 7 febbraio 2015
L'acqua è di tutti, ma si vende.
Ma se io non ho il diritto di raccogliere, con un banale
metodo, per mezzo di un imbuto collegato a un tubo, l’acqua del torrente che mi
passa di fianco al terreno, e poterne usufruire gratuitamente per innaffiare l’orto
perché del demanio, mi chiedo: se è del demanio, è di qualcuno o qualcosa, e
persone a capo decidono se posso o non posso. E se non posso, anche quando ci
sono tutte le condizioni per non intralciare la vita pubblica del vicino o di
chiunque altro, perché qualcuno decide così, mi chiedo, non è che per caso questa
battaglia contro la privatizzazione dell’acqua fu più una battaglia sulla sua
gestione, e che realmente l’acqua in democrazia non è mai stata libera e mai lo
sarà?
mercoledì 21 gennaio 2015
Terrorismo: una guerra agli infedeli o commercio profittevole?
Che forse stiamo sopravvalutando questi terroristi
da strapazzi? il web impazza e loro ci sguazzano. Si vestono da ninja per spaventarci, mandano
in onda video con teste decapitate, rivendicano azioni di terrore che forse
neanche hanno sostenuto economicamente; le fanno proprie. Tutto è sul web, e il
popolo d’occidente condivide freneticamente facendo il loro gioco, promuovendo
involontariamente la loro falsa guerra agli infedeli.
E’ il denaro che cercano,
anche loro come noi altro non desiderano.
giovedì 15 gennaio 2015
Fiaccolata a Saronno. Per Stare insieme. Strumentale?
Stavo pensando… sì lo so… a volte capita anche a me, che ci posso
fare. Riguardo quella che un tempo fu una bella città chiamata
Saronno: il 20 agosto del 2013 venne rifiutato un permesso per una fiaccolata in nome
della sicurezza per l’omicidio di Angela Granomelli (gioielleria Tiffany) per
il rischio strumentalizzazione; disse il nostro sindaco: "Quanto accaduto
è terribile, ma non si deve strumentalizzare il tema della sicurezza per fini
politici". Sono d’accordo Luciano, ma con due omicidi e un accoltellato
nel giro di un anno mi chiedo: per una fiaccolata in nome della sicurezza che non
rischi di apparire politicizzata, quanti omicidi
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