mercoledì 21 gennaio 2015

Terrorismo: una guerra agli infedeli o commercio profittevole?

Che forse stiamo sopravvalutando questi terroristi da strapazzi? il web impazza e loro ci sguazzano.  Si vestono da ninja per spaventarci, mandano in onda video con teste decapitate, rivendicano azioni di terrore che forse neanche hanno sostenuto economicamente; le fanno proprie. Tutto è sul web, e il popolo d’occidente condivide freneticamente facendo il loro gioco, promuovendo involontariamente la loro falsa guerra agli infedeli. 
 E’ il denaro che cercano, anche loro come noi altro non desiderano.
Prima il terrore, poi il sequestro e in fine arrivano i soldi. Sir Mark Justin, rappresentante permanente del Regno Unito all’Onu, parla con franchezza: «Riteniamo che negli ultimi tre anni e mezzo i gruppi legati ad al-Qaeda e alla galassia jihadista abbiano guadagnato dai sequestri oltre 100 milioni di dollari!». Nasser al-Wuhayshi, capo di al-Qaeda nella penisola arabica, scriveva poco tempo fa: «Prendere ostaggi è divenuto un bottino facile. Direi che è un commercio profittevole e un tesoro prezioso».  E voilà.
E noi, che ancora cediamo all’odio, ci lasciamo condizionare allo stesso modo che i kamikaze;  loro credendo alla guerra Santa sono pronti al martirio, noi cedendo all’odio siamo pronti alla “guerra”. E guerra presto ci sarà, un nuovo bombardamento su quelle terre di terroristi e rapitori staranno certamente progettando quegli scienziati che ci governano. In fondo le guerre creano ricchezza a noi cosi come a loro la creano i sequestri.  Ecco spiegato il motivo per cui paesi come Israele restano a guardare, non aspettano altro che bombardare. E gli altri che fanno? restano a guardare. Con i soldi rubati, quelli dell’Isis ,da chi acquisteranno le armi per spargere un altro po’ di terrore? E i soldi tornano. E l’economia ricomincerà a girare; i potenti guadagneranno ancora qualche spicciolo e gli islamici più furbi accresceranno il loro patrimonio alle spalle del nostro e loro popolo,  unicamente con la farsa della religione cosi come fece la nostra amata chiesa secoli addietro.

Non c’è nient’altro, passato, rabbia, colonie sono una scusa e basta, un scusa che gli abbiamo suggerito noi, popolo fin troppo mentale, così come continuiamo a suggerire un sacco di stupide idee semplicemente attraverso la nostra paura e debolezza. Tutto questo denaro ci ha fatto e ci farà male mentre loro non hanno nulla da perdere. Noi per due giovani italiane siamo pronti a sborsare un sacco di soldi, loro per molto meno hanno chi è pronto a morire. Noi sborsiamo per la vita, loro convincono al martirio per i soldi. I 100 milioni di dollari sono un dato di fatto, Maometto è un astrazione come lo è Dio.

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