sabato 7 febbraio 2015

L'acqua è di tutti, ma si vende.



Ma se io non ho il diritto di raccogliere, con un banale metodo, per mezzo di un imbuto collegato a un tubo, l’acqua del torrente che mi passa di fianco al terreno, e poterne usufruire gratuitamente per innaffiare l’orto perché del demanio, mi chiedo: se è del demanio, è di qualcuno o qualcosa, e persone a capo decidono se posso o non posso. E se non posso, anche quando ci sono tutte le condizioni per non intralciare la vita pubblica del vicino o di chiunque altro, perché qualcuno decide così, mi chiedo, non è che per caso questa battaglia contro la privatizzazione dell’acqua fu più una battaglia sulla sua gestione, e che realmente l’acqua in democrazia non è mai stata libera e mai lo sarà?