venerdì 7 ottobre 2016

Wanna Marchi da Costanzo: la popolarità del peggio

L’Italia è un bel paese e questo il mondo intero lo riconosce, così come riconosce che viverci non è per nulla facile. I fattori che rendono la vita ostica in questo paese sono diversi e noi italiani, che da sempre ne paghiamo le spese, li conosciamo bene. Così bene che abbiamo imparato a conviverci e addirittura ad accettarli come elementi di una società, la nostra, che in loro assenza pare rischi di perdere ogni interesse.
Gli interessi sono molteplici, vanno dai più insolenti come quelli economici o di potere, a quelli più futili come il gossip o l'intrattenimento. Nel secondo caso i media giocano un ruolo importante; sono una cassa di risonanza per quelli più insolenti, e i malfattori, che tramano per questo genere d’interessi, lo sanno bene, così come sanno che il popolo italiano non solo si è abituato a patire le loro malefatte, ma è addirittura decaduto a tal punto da appassionarsi alle loro storie malate. E l’ennesimo caso in TV, quello di Wanna Machi intervistata da Maurizio Costanzo, ne è la prova.
Wanna Marchi non solo ha accettato di farsi intervistare e così rimettere piede in uno studio televisivo nazionale aumentando la sua già ingombrante popolarità che la piccola rete non le regalava, ma addirittura è riuscita a trasmettere allo spettatore, raccontando dell'esperienza che l’ha vista dietro le sbarre per breve tempo, un senso di mistero misto a vittimismo
Cosa mai avrà voluto dimostrare con il distacco dimostrato nei confronti di Annamaria Franzoni? E il tacere forzato quando  ha detto «Se dicessi tutto quello che so rischierei di tornare dentro ed io voglio vivere da libera gli anni che mi restano»? Questo gli italiani si staranno chiedendo, questa è la forza di Wanna Marchi e di tutti quei malfattori che, attraverso frasi a effetto, dove nulla è detto e tutto è supposizione, conquistano il cuore della gente per poi arrivare a posizioni di potere in una nuova vita all’apparenza onesta. Quello che io vedo in quella frase, e nelle sue intenzioni, è un attacco allo Stato, una vendetta nei confronti di chi l’ha giustamente punita. Far credere di vivere in un paese dove un onesto cittadino non è libero di raccontare quello che sa per paura dello Stato, fa certamente presa sui cittadini che in tempi come questi non trovano altro nemico che lo Stato stesso, anche di fronte ad azioni quantomeno giuste. Eppure, le parole di una donna, che in quanto a onestà per il suo trascorso credo debbano essere prese come inattendibili, faranno sicuramente breccia in molti cuori assetati di riscatto. E poiché la Televisione Italiana, i media in generale, e Maurizio Costanzo in prima fila sanno perfettamente di cosa ha bisogno il proprio mestiere per sopravvivere, e di cosa vuole l’Italia per sedare la propria coscienza che scalpita, ecco a voi la redenzione… non senza popolarità, sia chiaro.

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