Il mercato edilizio sarà anche in crisi ma la
cementificazione del territorio Italiano è a livelli mai visti prima. Negli
ultimi vent’anni abbiamo perso il 15% di campagna. La Lombardia è al primo
posto della classifica con il 10% di territorio deturpato. Siamo primi in
Europa! Una prima posizione saldamente mantenuta dal dopoguerra fino ai
giorni nostri, una posizione che dovrebbe farci vergognare, una necessità
(quella di dover costruire in continuazione) di cui non si comprendono le
ragioni, se non quelle speculative.
In uno Stato dove la popolazione, da diversi anni ormai,
è ridotta a crescita zero, si fabbricano centinaia di alloggi, come se non
bastassero quelli esistenti per un’eccessiva e fantomatica richiesta.
Neanche 'l'inutile
strage' della Prima Guerra Mondiale aveva portato ad un bilancio demografico
come quello emerso oggi dal report Istat riferito al 2014. – scrive
Repubblica - Dati
allarmanti, che raffigurano un Paese ormai sempre più vecchio (età media 44,4
anni), un inesorabile crollo delle nascite (-12mila nati rispetto al 2013).
Nemmeno i flussi migratori sono stati capaci di
incrementare la popolazione Italiana, e allora la domanda che ci sorge
spontanea è: per chi si costruisce?
La crisi del mercato immobiliare non tornerà mai più ai
livelli pre-crisi, sostiene un'analisi di Bankitalia sul mercato
immobiliare, e
afferma che la causa, oltre ai
problemi di accesso al credito per giovani e stranieri, è senza dubbio alcuno
il contesto demografico meno favorevole del passato. Motivi per cui oggi
la gran parte delle imprese edilizie sono in crisi e molte di queste hanno già
chiuso i battenti.
Da parte sua,
lo Stato Italiano, non resta certo a guardare e con il pretesto di salvare le
migliaia di artigiani, operai e professionisti del settore s’impegna in un
quanto meno sospettoso intervento a favore dell’edilizia: Sblocca Italia, un pacchetto liberalizzazioni,
nel quale trovano spazio anche nuove agevolazioni fiscali in favore
delle imprese che operano nel settore dell’edilizia. SCIA
(Segnalazione Certificata di Inizio Attività) moduli unificati e
semplificati per la presentazione dell’istanza del permesso di
costruire.
Insomma, è un invito, quello dei parlamentari che hanno
lavorato a questa legge, a costruire e costruire nel nome di una ripresa
economica che trasformerà, in pochi anni, il più bel giardino d’Europa tra i
luoghi più cementificati, deturpati e inquinati.
Il Lago di Como è un esempio lampante di quello
che sta accadendo. Il lago definito tra i più belli al mondo somiglia già, in alcune coste, a un’orribile periferia milanese. Solo grazie alle ripetute zone
scoscese di montagna i danni si sono potuti limitare, grazie alle pendenze il
lago fortunatamente si difende da solo, ma a quanto pare non basta più.
L’ingegneria edile è arrivata a dei livelli altissimi capaci di
costruire, perforare, demolire rocce per mezzo di speciali malte, recuperare
volume inesistente e tanto altro di cui il sottoscritto ne è allo scuro perché
non competente, che anche le zone più impervie pare diventino adatte alla
costruzione di un edificio.
E se piccole e medie imprese muoiono perché non
all’avanguardia, i grandi costruttori ingrassano a loro spese e a spese di
tutti.
Di ecomostri sul lago, sostenuti indirettamente
dallo Stato e le sue leggi, se ne contano diversi.
I nomi delle grosse imprese che hanno partorito tali
scempi su tutto il territorio pare siano riconducibili a pochi, e quasi mai si
occupano di ristrutturazione. Prediligono il nuovo e amano pubblicizzare i loro
mostri con frasi a effetto come: si vendono
prestigiosi appartamenti.
Ci chiediamo quale prestigio possa esserci nel
contribuire, con l’acquisto di una casa nuova in un giardino immacolato, alla
devastazione di un luogo scelto proprio per le sue bellezze naturali. Ma aimè,
sappiamo della scarsa mentalità ambientalista che affligge l’Italia e difficilmente
ci stupiamo anche davanti all’amico che, acquistando casa fuori dal borgo,
perché luogo fantastico, ti fa notare il suo buon gusto per la scelta del
capitolato quando la casa era ancora in costruzione.
E allora non ci resta che rivolgerci allo straniero, che
qui sul lago di Como sempre più spesso acquista la sua casa vacanze; non
riuscendo a fermare tutto ciò chiediamo, supplichiamo: per amore del
luogo che tanto decantate, in difesa dell’investimento che qui intendete fare,
non acquistate il nuovo!
Aiutateci a risollevare le sorti di borghi abbandonati,
insegnate all’italiano medio il significato di bello.
Anche grazie al vostro aiuto fermeremo tutto questo, solo
trasformando nuove edificazioni in enormi buchi nell’acqua a discapito di
aziende devastatrici potremmo salvare il più bel lago. Fatelo in nome
dell’amore che avete per voi stessi, perché possa un giorno riemergere dalle acque del lago da
voi scelto regalando ai vostri figli, ai vostri nipoti e alle future generazioni un’immagine
e un ricordo di voi in armonia con l’educazione e il rispetto che da sempre vi ha caratterizzato.
Nessun commento:
Posta un commento