La storia del complottismo è storia antica. Risale agli anni della rivoluzione Francese e a quelli a seguire. Se non prima.
Dopo la decapitazione di Luigi XVI, per combattere i nemici della Francia i giacobini adottarono misure drastiche per chi dissentiva. Molti furono accusati di complotto e ghigliottinati. Si parla di 40.000 vittime. Una guerra tra le parti a colpi di cospirazioni, complotti e ghigliottina. Da un lato Robespierre e i rivoluzionari, dall'altra il clero e la monarchia. L'accusa di cospirazione e complotto venne usata con grande successo per convincere l'opinione pubblica della colpevolezza o falsità dell'avversario. Probabilmente i primi a farne uso furono proprio i rivoluzionari con a capo Robespierre che ne fu poi anche vittima. Un momento storico buio per l'intera umanità che riscopre però, tra le poche cose, l'utilità politica del complotto, la forza psicologica che un complotto ben architettato poteva avere sulle masse .
In fondo anche lo stesso Umberto Eco ci fece notare come spesso i complotti, pur mostrandosi come spiegazioni invise ai potenti, siano essi stessi uno strumento di potere utilizzato per screditare i nemici politici o creare un capro espiatorio, come fece il regime nazista grazie ai Protocolli dei Savi di Sion, o Nerone che incolpò i cristiani del grande incendio di Roma. Il complotto come mezzo volto a screditare gli avversari ideologici.
Ma i complotti sono sempre bufale? Purtroppo no.
“Cosa nostra” per esempio. Un organizzazione criminale che fu definita per anni, dagli stessi mafiosi naturalmente, come un complotto contro gli italiani (mafia in USA). Esistenza poi rivelata dal pentito Joe Valachi nel 1963.
Altro esempio fu l'operazione Paperclip con il siero della verità. CIA ed ex scienziati nazisti, negli anni '50, somministravano LSD e altre droghe su vittime inconsapevoli per il controllo delle menti. L'esistenza di questa operazione venne poi svelata dai comitati di ricerca presidenziale e del Congresso nel 1975.
L'operazione Northwoods. Un piano della CIA per simulare atti di terrorismo per incolpare Cuba al fine di incoraggiare il supporto popolare a una guerra. Teoria considerata un complotto fino a quando James Bamford rese pubblici documenti dell'Agenzia della Sicurezza Nazionale Americana che ne comprovarono la verità.
Lo studio sulla sifilide non curata nella popolazione maschile nera in Alabama. Teoria sempre negata fino a quando il presidente Clinton nel 1994 chiese ufficialmente scusa.
E per tornare in Italia, l'operazione Gladio, una struttura coperta dalla Nato che aveva lo scopo di contrastare l'influenza comunista in tutta Europa. Allora era da molti ritenuta leggenda fino a quando Giulio Andreotti, l'allora capo del governo, ne rivelò l'esistenza. Natale Questo solo per fare alcuni esempi.
Se ne deduce che gridare al complotto, a volte, diventa uno strumento per respingere quelle che sono di fatto accuse sostanziali e ben dimostrate. Quello che si sta assistendo oggi, dopo la globalizzazione, l'avvento di internet e la digitalizzazione di ogni fatto e di tutta l'informazione, è qualcosa di nuovo. Si è passati dalla necessità di nascondere o di fare chiarezza, per dimostrare l'inesistenza di un qualsiasi complotto, a quella di creare un complotto su quelli che loro chiamano complottisti. Senza fare alcuna differenza tra un terrapiattista e un ambientalista o un no global e un no vax, si confezionano critiche capaci di screditare chi giustamente pone dubbi o perplessità su fatti già accaduti o in via di evoluzione.
E' il caso del covid19 e del vaccino, per tornare al presente, di Bill Gates, Melinda e del OMS. Neanche le parole del filantropo, convinto che il mondo intero debba vaccinarsi per tornare alla normalità, e i suoi enormi conflitti di interesse (Al pari di uno Stato, ha “investito” milioni di euro nel OMS e poi come socio in alcune delle più importanti case farmaceutiche), riescono a scalfire la credenza di molti che anche qui siamo di fronte all'ennesimo complotto.
Si cercano bufale, anche poco attinenti ai tanti dubbi, che possano confondere "l'avversario" ideologico o semplicemente ridicolizzare mettendo sullo stesso piano, come dicevo qualche riga più su, no vax e terrapiattisti, è una tecnica che funziona sulla psicologia di massa ma è anche un grande errore che rischia di mettere l'umanità in cattive mani. Così come è pericoloso credere ciecamente solo all'informazione tradizionale che recita a gran voce si essere la sola informazione seria ma ha dimostrato più e più volte di non esserlo.
I complotti esistono, questo è un dato di fatto, e le bufale pure. Ciò che forse dobbiamo aver ben chiaro però, è che questi esistono per entrambi gli avversari ideologici e la storia ci insegna che a volte la realtà supera il complotto tanto odiato. Odiato soprattutto quando ci rifiutiamo di credere alle assurdità di cui è capace l'essere umano. Proprio come l'olocausto, negato durante tutta la seconda guerra mondiale.
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